
Il cachet. Argomento scomodo, controverso e fonte, allo stesso tempo, della più fervida curiosità e del più assoluto riserbo. Da una parte ci sono i Promoter, ligi al dovere e gelosi protettori di tutto il loro operato, dall’altra ci sono i fan, i Blogger e tutti coloro a cui piace farsi gli affari -nel vero senso della parola- dei propri beniamini.
Mi capita spesso di chiedere, a Promoter o addetti ai lavori, il cachet di determinati DJs ingaggiati per questo o quell’evento. Le reazioni, solitamente, variano dall’attacco improvviso di mal di pancia -con relativa corsa al bagno- alla risposta secca: “mi ‘spiace, non posso rivelarlo”, con tutti i relativi gradi intermedi. La reticenza nel comunicare, anche in via formale, il cachet risiede non tanto nel’ordine di grandezza della cifra in sé ma nella volontà di evitare che qualcuno possa fare i “conti in tasca” a questa o quella organizzazione. Non che ci sia niente da nascondere, mi dico sempre io… lo sanno tutti che Club, Festival e Djs non vivono di carità!
Da un certo punto di vista, tuttavia, il fascino magnetico dell’industria musicale risiede anche in questo, in quell’alone di mistero che circonda persone, luoghi e eventi correlati a questo particolare settore.
Qualche volta, però, si rivela davvero interessante gettare uno sguardo ai soldi che, persone di cui parliamo quotidianamente sulle pagine di Electro Italia, guadagnano a ogni serata. Molti ritengono – a ragione o a torto non spetta a me dirlo- che queste siano cifre folli, spropositatamente alte rispetto a qualsiasi altro lavoro “normale” e fuori da ogni logica di mercato. Tuttavia, per andare oltre a semplicistiche affermazioni o a sterili paragoni, è molto utile approcciare questa questione in termini di “risorse” e ricordare che il cachet corrisposto a Tiesto, piuttosto che al DJ che suona al locale all’angolo, è sempre correlato alla quantità di soldi che quella determinata persona, con la sua presenza fisica, riesce a muovere su un determinato territorio di riferimento. Anche se è banale, occorre quindi ricordare che è la domanda che determina il prezzo. E la domanda sono io, sei tu, siamo noi.
Il mercato trova sempre il suo equilibrio: sta a voi trovare il vostro.
Calvin Harris: $350,000 – $550,000
David Guetta: $350,000
Tiësto: $350,000
Hardwell: $100,000 +
Martin Garrix: $100,000
Afrojack: $50,000 – $100,000
Armin van Buuren: $50,000 – $100,000
Oliver Heldens: $10,000 – $30,000
Fonte: Quote.nl